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Quante volte vi sarà capitato di avere tra le mani un volantino oppure un’inserzione pubblicitaria o addirittura un’insegna realizzati con un font (sempre se ne è stato usato uno solo!!!) che non valorizza affatto il supporto ma addirittura lo rende illeggibile?

Decidere quindi quale font utilizzare nel processo creativo è importantissimo e da questo dipende addirittura il successo o meno di un intero progetto.

Quando dobbiamo scegliere un font per un progetto grafico bisogna tener conto di due fattori la leggibilità del font e la leggibilità del testo.

La leggibilità del font è strettamente legata alla struttura grafica del singolo carattere tipografico, ad esempio lo spessore, la presenza o meno di grazie, il kerning, la spaziatura. Un font decorativo o calligrafico non è semplice da leggere per cui non è adatto a testi troppo lunghi. Fateci caso i libri e i giornali infatti hanno testi sempre molto facili da leggere e che non affaticano la lettura.

Nella scelta del font dobbiamo quindi decidere qual è il grado di leggibilità per raggiungere l’obiettivo di comunicazione:

se abbiamo bisogno di un font estremamente leggibile dobbiamo sceglierne uno con lettere dalle forme convenzionali, senza grazie e senza decorazioni. Dobbiamo scegliere caratteri che hanno una buon spaziatura tra le lettere che compongono la parola: le lettere troppo attaccate l’una all’altra rendono infatti la lettura faticosa e lenta. Il rapporto tra l’altezza dell’occhio e il corpo totale del carattere devono avere un buon equilibrio come nel caso del VERDANA ad esempio.

Tra i consigli da seguire per scegliere il giusto font e per ottenere la giusta leggibilità:

Scegli font che sono stati progettati per l’utilizzo di cui hai bisogno.
Se dobbiamo scrivere un body copy o un redazionale scegliamo font semplici e senza le grazie.
Se abbiamo bisogno di dare risalto ad un titolo usiamo un carattere dal grosso impatto visivo.
Allineiamo il testo a bandiera e possibilmente a sinistra evitando testi centrati o giustificati che sono meno leggibili. Dividiamo contenuti corposi in paragrafi separandoli da interlinee vuote che migliorano non solo l’aspetto visivo ma rendono più facile al lettore recepire il messaggio. Evitiamo di usare il corsivo per lunghi periodi perché appesantisce la lettura.
Altrettanto fondamentale è la dimensione della font. Può esserci di aiuto, se si tratta di un supporto cartaceo, stamparlo in formato reale per verificarne la leggibilità.
Attenzione anche al web, ci sono spesso siti internet che hanno testi di dimensioni davvero troppo piccole! Anche l’interlinea è ovviamente un elemento da gestire in modo corretto: il valore dell’interlinea deve essere sempre maggiore della dimensione dei punti del carattere utilizzato. Se abbiamo bisogno di evidenziare dei termini piuttosto che altri all’interno del nostro contenuto invece che usare font diverse usiamo una famiglia di font che comprende più varianti (pesi e larghezza) come ad esempio l’Univers che ci offre il roman, l’oblique, il condensed, il condensed oblique, l’ultra condensed, il black, il black oblique ecc.
L’utilizzo della stessa famiglia di una font rende il progetto più pulito e ordinato, oltre che leggibile. Conoscere inoltre il ruolo per cui un font è stato progettato dal suo autore è uno dei modi migliori per capire quando poterlo utilizzare correttamente. Ci sono font famosissimi e di utilizzo ben delineato come il Comic Sans o il Frutiger e usare questi font nel modo sbagliato provocano effetti estetici altamente negativi al nostro progetto.

Un’altro importante fattore che condiziona l’adeguatezza del nostro progetto è l’estetica del font usato. Non si parla di “bello” o “brutto” di “mi piace” o “non mi piace” ma di quanto il font sia obiettivamente adeguato alle aspettative estetiche del pubblico con cui quel font interagirà.

Insomma un font NON ADEGUATO può essere causa di un progetto SCARTATO nonostante la grafica sia d’impatto e abbia risposto alle esigenze richieste nel brief! Ovviamente scegliere il font adeguato non è facile ma l’esperienza e l’osservazione ci viene sempre in aiuto.

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