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Buone Feste da Creare e Comunicare

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" è una frase del Mahatma Gandhi.

Tuttavia se il cambiamento che ognuno di noi vuole vedere nel mondo, riguarda solo il proprio “recinto” individuale, che sovrasta ogni cosa e valore, allora diciamo che non è il pensiero che vogliamo condividere, né per queste Festività, né… mai.

Al contrario, noi vogliamo associare a questa frase che sembra così relativa un pensiero più “assoluto”: un pensiero oggettivo che riequilibri quello esclusivamente soggettivo; un pensiero collettivo che ponga al servizio delle persone quello individuale; un pensiero universale che includa il particolare; un pensiero che si proponga di migliorare la qualità della vita di milioni di persone che tutt’oggi vivono in situazioni che l’intelligenza dei Sapiens dovrebbe considerare imbarazzanti e di cui l’umanità che “ha in mano le redini del Mondo” si dovrebbe vergognare.

Gandhi infatti esortava l’individuo ad allargare la propria prospettiva verso obiettivi e possibilità di cambiamento che riguardassero la collettività e che ponessero le basi per la formazione di una coscienza collettiva dove i bisogni, i desideri ed i sogni dei singoli entrassero in una trama comune di azione e di intervento.
E allora noi facciamo nostra questa frase del Mahatma Gandhi a condizione che si voglia davvero cambiare in meglio la condizione di tanti esseri umani nel mondo, senza pensare solo al proprio “steccato individuale”.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
se il cambiamento vuol dire sconfiggere la povertà e la fame nel mondo; sostenere l’accesso universale alle cure e alla sanità; assicurarsi che tutti i ragazzi e le ragazze accedano a una istruzione equa e di qualità che accompagni la loro crescita; porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze e contrastare e cancellare ogni forma di violenza contro tutte le donne, bambine e ragazze in ogni parte del mondo; promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro; contrastare i “cambiamenti climatici” con scelte che sappiano guardare al futuro e soluzioni che non siano deleterie per l’unico pianeta che abbiamo e che dobbiamo lasciare integro alle future generazioni; creare lavoro dignitoso per favorire la crescita di persone e imprese; cancellare l’aberrante spreco alimentare dei paesi cosiddetti avanzati e la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo; e, sopra ogni cosa, dichiarare guerra a tutte le guerre! 

Perché tutti i cambiamenti che vogliamo vedere nel mondo con una, dieci, cento guerre in corso, non sarà possibile realizzarli! 
Noi non facciamo politica e tuttavia pensiamo che vada denunciato e contrastato tutto ciò che omologa e rende tutto uguale e confondibile e sembra rendere una guerra “giusta e necessaria”
Un ossimoro che continua a colpire vittime innocenti: bambini e civili.

Così il BUON PROPOSITO per il 2024 sarà quello di rivolgere le nostre azioni individuali verso un cambiamento connesso alla collettività per parlare sempre più di NOI e non più solo di IO; farlo, unendo gli uomini di buona volontà, ottima intelligenza e intellettualmente onesti e esortando noi stessi e le altre persone ad “agire” per il benessere collettivo, perché il solo pensiero, senza azione, è qualcosa che non si potrà mai realizzare.
È per questo che Vi Auguriamo in questo 2024 di adoperarci insieme per un cambiamento che ponga al centro il mondo – tutto il mondo e non solo una parte – e superi le sue sempre più inaccettabili disuguaglianze. 

 

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